IL TERRENO

ll territorio situato al confine nord-est della regione Piemonte, nelle province di Vercelli e di Biella, per le specifiche e precipue caratteristiche della struttura geologica dei terreni fu indicato, ab antiquo, con particolare ed esclusiva definizione «Baraggia», distinguendola, anche mediante la dizione, dal piu’ generico brughiera.
L’ambiente ecologico che la caratterizza e’ particolare, oltre che sotto il profilo geo-pedologico, anche per le situazioni climatiche, idrologiche e di fertilita’ dei terreni. I suoli d’origine morenica formatisi durante il periodo diluvio-glaciale dall’alterazione in loco di materiali granitici e porfidi quarziferi delle alpi, risultano costituiti da limi, argille e sabbie, i derivati autoctoni della degradazione di quelle rocce. Il suolo e il sottosuolo:
– contrariamente ad altri tipi di brughiera sabbiosi e con scheletro abbondante, d’origine alluvionale;
– sono generalmente compatti, asfittici, deficienti di vita microbica, poveri di humus.
Mediante la lavorazione dei terreni, si rendono evidenti in superficie le concrezioni limonitiche, anche pisoliformi: i ferretti; all’analisi chimica i terreni, oltre che in eccesso di ferro, si dimostrano carenti di calcare, su livelli di acidità che oscillano da pH 4,5 a 5,5; sono inoltre assai poveri di componenti fosforici e potassici oltre che di sostanze umiche.
L'ACQUA

L’irrigazione delle colture e’ assicurata, mediante canalizzazione, dai corsi d’acqua che scendono dalle Alpi e dalle Prealpi contribuendo, nella modesta presenza di inquinanti per la loro origine, a favorire un ambiente protetto. Le derivazioni fluviali sono: il fiume Sesia derivato dai ghiacciai del Monte Rosa; il Cervo e l’Elvo che, unitamente ad altri torrenti minori derivati dalle Prealpi e dalle tre dighe con i relativi invasi posti sui torrenti Ostola, Ravasenella ed Ingagna, contribuiscono alla distribuzione delle acque destinate anche ad usi civici e potabile. L’acqua utilizzata è molto fredda e ossigenata, essendo vicini alle Prealpi giunge direttamente alle nostre risaie senza passare da risorgive o colamenti.
IL CLIMA

L’area resta costantemente sotto gli effetti della prospiciente catena montana da cui discendono flussi d’aria fredda a determinare inversioni termiche. Le temperature e l’umidita’ dell’aria, ambedue stabilite di norma a livelli minori di quelle misurabili nelle altre zone risicole, contribuiscono alla migliore formazione del grano di riso, determinando una piu’ rapida maturazione; l’assieme delle situazioni geo-pedologiche, le edafiche dei terreni di risaia, le climatiche e le idriche hanno assicurato la formazione di un particolare habitat a nicchia ecologica protetta, all’interno della circoscritta e modesta area geografica sottesa tra il fiume Sesia, il torrente Elvo e i rilievi prealpini.
LA QUALITÀ

Sotto il profilo morfologico e fisiologico le piante del riso coltivate in Baraggia assumono un abito vegetativo meno sviluppato rispetto a quello che la medesima varieta’ manifesta in altre aree di coltivazione; la maturazione si perfeziona con la riduzione del tempo necessario per completare la fase riproduttiva. Le frequenti inversioni termiche, favorite dall’ingresso dei venti che discendono dai monti, rendono piu’ rapida la formazione delle cariossidi a perfezionamento della maturazione. In virtu’ delle sopra ricordate situazioni di habitat, il grano del riso – per risaputa, tradizionale conoscenza ed esperienza – assume, nelle corrette condizioni agronomiche colturali una superiore compattezza dei tessuti cellulari, una superiore traslucidita’, una
minore dimensione in volume, peso e lunghezza, rispetto a quello che in altre zone acquisisce l’identico tipo varietale. Proprio a causa delle ricordate situazioni di modesta feracita’ del terreno, unitamente ai predetti parametri ambientali, i risultati produttivi – di norma – sono inferiori a quelli ottenibili in situazioni ambientali piu’ favorevoli; e’ uno dei motivi per i quali si consegue il miglioramento della qualità del riso sopra ricordata; conclamata e unanimemente riconosciuta dai consumatori. In seguito alla cottura, il riso di Baraggia manifesta una superiore consistenza del grano rispetto all’omologo prodotto di altre zone e una minore collosita’, a parita’ di trattamento o di metodologia nella preparazione dell’alimento. La reputazione acquisita nel tempo dal riso raffinato prodotto nella Baraggia, fin dal XIX secolo, e’ affidata ad un prodotto ritenuto dal consumatore dotato di precipue caratteristiche di tenuta alla cottura: superiore consistenza e modesta collosita’. Tale reputazione e’ correlata alla indiscussa qualita’ delle varieta’ di riso nei tempi selezionate da risicoltori di Baraggia e ivi coltivate, successivamente adottate per la coltura e alimento anche in altre Regioni e aree risicole.